Tour di Cattolica in 1 giorno

In questo tour di Cattolica in un giorno ci si muove tra la sua anima turistica e quella local, tra le attività svolte da chi la sceglie per le sue vacanze estive e chi qui ci è nato e cresciuto.

La fisionomia di questa cittadina presenta una netta divisione tra la zona balneare e il centro: quest’ultimo si trova a monte della Piazza delle Sirene e si presenta come un insieme di viali alberati e piccole case indipendenti con giardini molto curati. Cattolica, infatti, ha una passione smisurata per il verde e i fiori, come dimostra l’evento “Cattolica in Fiore”, storica manifestazione dedicata alla floricoltura. Scopriamo tutti i luoghi da non perdere per conoscerla in ogni sua sfumatura.

Indice dell’itinerario

  1. Piazza Mercato
  2. Al mur di soranòm – Genia Catùlghina
  3. Piazza Roosevelt
  4. Staccoli Cafè
  5. Fontana delle Sirene
  6. Il porto e la ruota panoramica
  7. Passare il confine su Caronte
  8. Il lungomare più elegante di Cattolica
  9. Museo della Regina
  10. Chiesa di Sant’Apollinare

1. Piazza Mercato

Iniziamo questo itinerario alla scoperta di Cattolica da Piazza del Mercato, centro commerciale della città e luogo di aggregazione dei cattolichini: qui si svolgono manifestazioni come le sfilate di carnevale, la Mostra dei Fiori, i mercatini di Natale.

In posizione centrale tra la stazione e il mare, la piazza è sede del Mercato coperto, edificio inaugurato nel 1926 in uno stile che ricorda quello liberty. Qui ci sono banchi di rivenditori vivaci e colorati, macellerie, panetterie, frutta e verdura e naturalmente pescherie con i prodotti freschi del mare Adriatico. Un mosaico decora l’ingresso e celebra la tradizione marinara con un uomo che tira su una rete da pesca.

Non distante dalla piazza (Via Carlo Marx) si trova uno scavo archeologico con resti murari di epoca romana riconducibili a un edificio di tipo commerciale. Si possono visitare facendone richiesta al Museo della Regina.

2. Al mur di soranòm – Genia Catùlghina

All’ingresso di Piazza Mercato dal 2019 ha preso posto “Al mur di soranòm“, una parete di 332 piastrelle dipinte a mano che riporta i cognomi e i soprannomi in dialetto di famiglie e personaggi che hanno contribuito a rendere Cattolica quella che è oggi per tutti.

Ci sono “Baldassari detto Funà”, “Pritelli detto Gnic”, “Lorenzi detto Raf” e tanti altri e di sicuro la prima cosa che sale è la curiosità di conoscerli tutti. Storie, nomi e aneddoti sono raccolti nel libro Genia Catulghina di Peter G. Tonti – un cantastorie, storico, artista, scrittore, consigliere comunale – che tutti conoscono e tutti conosce, memoria storica della cultura e della vita di Cattolica che ha reso possibile quest’opera.

3. Piazza Roosevelt

Lasciata Piazza Mercato, in pochi minuti a piedi si raggiunge Piazza Roosevelt, sede del palazzo del Municipio e di un bel giardino pubblico arricchito da una grande fontana.

Qui si può fare una sosta all’ombra di alberi e siepi e ammirare i giochi d’acqua e zampilli della fontana, di notte illuminati in modo suggestivo. a lato della piazza si trova il “Monumento alla pace tra gli uomini” e in lontananza si può scorgere campanile della Chiesa Parrocchiale dei Santi Apollinare e Pio V.

4. Una sosta al premiato Staccoli Cafè

Affacciato sui giardini del Municipio, merita una tappa Staccoli Cafè, una caffetteria, cioccolateria e pasticceria artigianale aperta nel 1952 e da sempre punto di riferimento per i cattolichini doc.

Segnalata più volte nella guida dei “Migliori Bar d’Italia del Gambero Rosso” ha ottenuto il massimo del riconoscimento ed è stata premiata al Gran Prix della Pasticceria di Madrid per la sua rivistazione del “Miacetto” dolce natalizio della tradizione cattolichina, preparato con un impasto di farine e frutta secca, ricoperto di zucchero e miele. Oggi è il luogo di ritrovo per aperitivi, brunch e per portare a casa il dolce della domenica.

5. Fontana delle Sirene

Dalla piazza, percorrendo Viale Mancini, si raggiunge il Palazzo del Turismo e con una passeggiata lungo i negozi di Viale Bovio si arriva in Piazza I Maggio dove nel 1928 fu posta la Fontana delle Sirene a simboleggiare lo spirito turistico della città.

Qui nel 1883 fu inaugurato il primo stabilimento balneare di Cattolica. Oggi nel piazzale diverse fontane conosciute come “Fontane danzanti” offrono refrigerio durante il giorno e di sera relizzano giochi d’acqua e spettacoli di luci.

Da qui parte il Lungomare Rasi Spinelli, che a sud conduce verso il porto e la ruota panoramica; a nord alla zona più elegante del litorale di Cattolica, con stabilimenti balneari moderni, quasi tutti con piscina in spiaggia.

6. Il porto e la ruota panoramica

Il tratto di Lungomare che conduce al porto è costeggiato da una parte dagli stabilimenti balneari, dall’altro da hotel, ristoranti di pesce e qualche villino in stile liberty circondato da grandi giardini. In mezzo una corsia per le automobili e una pista ciclabile.

Il porto ospita una ruota panoramica che guarda verso il mare. Seppur piccola è stata la prima della Riviera Adriatica ed è molto amata sia dai residenti che dai turisti che non rinunciano mai a farci un giro. Ma la vera attrazione del porto sono le barche e la gente di mare. Attraccate in fila, danno la cifra dell’importanza economica della pesca e della tradizione marinara. I pescatori sono quasi tutti locali, anche se non se ne vedono molti in giro: per loro la giornata finisce all’alba quando portano il pescato in banchina; mentre nel resto della giornata il porto è dei turisti che frequentano i colorati negozietti di souvenir, curiosità e abbigliamento.

7. Passare il confine su Caronte

Superata la Ruota Panoramica si arriva a un canale oltre il quale c’è Gabicce Mare, prima cittadina delle Marche e ultima località considerata della riviera romagnola.

Un confine un po’ insolito, soprattutto se si pensa che per attraversarlo bisogna prendere un traghetto che si chiama “Caronte” e che batte il fiume Tavollo da una sponda all’altra. Questo non è il solo modo per unire le due regioni: a 200 metri dall’attracco del Caronte, infatti, c’è un ponte pedonale che conduce alla Via del Porto di Gabicce.

8. Il lungomare più elegante di Cattolica

Ripartendo dalla piazza delle sirene si può percorrere l’altro tratto di lungomare, caratterizzato da stabilimenti eleganti e una passeggiata in legno molto curata.

L’ingresso è segnato da una piazzetta con al centro della pavimentazione una rosa dei venti colorata di blu e giallo, dove nelle sere d’estate si tiene un mercatino destinato ai turisti. Molti hotel (accesso da viale Carducci) hanno delle belle terrazze che si affacciano sulla passerella, mentre sul lato mare s’incontrano le tante piscine delle spiagge e alcuni bar ristorante a due piani con belle terrazze vista mare.

9. Museo della Regina

Il Museo della Regina è l’unico museo di Cattolica ed è ospitato nel vecchio Ospedale dei Pellegrini della città. È organizzato in due sezioni: una dedicata alle ricchezze archeologiche del territorio, l’altra alla tradizione marinara. La cosa interessante, soprattutto della parte archeologica è che è stata recentemente arricchita di alcuni pezzi ritrovati in scavi del 2010. In questo viaggio si attraversa la storia della città dalla sua fondazione romana fino all’età moderna mostrandone l’importanza come punto di sosta e approdo negli antichi scambi commerciali.

La parte dedicata alla marineria si trova al secondo piano e si concentra principalmente sulla nascita del porto e le tipologie di imbarcazioni impiegate tradizionalmente nell’Adriatico che spesso venivano costruite proprio nei cantieri di Cattolica. 

10. Chiesa di Sant’Apollinare

Poco distante dal Museo si trova l’ultima tappa di questo itinerario, la Chiesa di Sant’Apollinare (via Carlo Cattaneo, 36). Un piccolo edificio in pietra, sobrio e semplice con un campanile con orologio posto sul fianco sinistro e una piccola scalinata tondeggiante all’ingresso.

Si tratta di un edificio che (in base alle testimonianze documentarie ritrovate) si può far risalire al 1313, mentre è certo che fino al 1592 è stata la casa di una congrega di monaci dell’Ordine di San Benedetto. Il campanile è di fine ‘700 e all’interno è ospitato un quadro con Gesù Crocifisso del 1660 circa, interessante testimonianza del barocco nella Valconca.